Merangianata te Santu Ronzu
La melanzanata di Santu Ronzu o merangianata te Santu Ronzu è una sorta di tortino a base di melanzane fritte, variamente farcito, cosparso di salsa di pomodoro e cotto in forno.
La storia
Già in altre circostanze abbiamo riferito del Salento come isola culturale , con affinità più con la Grecia e la Sicilia che con il resto della Puglia. Non sempre è facile stabilire quanto queste derivino da percorsi storici paralleli, oppure da influssi diretti con questi popoli.
La predilezione dei salentini per le melanzane non ha uguali nel resto della Puglia, ma piuttosto affratella questa regione con la Sicilia. Il Salento è da diversi ricercatori considerato la patria elettiva della parmigiana, della quale la merangianata te Santu Ronzu può considerarsi una sorta di prototipo. In effetti, nel Salento, da paese a paese, si annoverano svariate versioni, di parmigiana, alcune delle quali somigliano molto alla moussaka greca, da cui la probabile origine ellenica.
Questa versione di parmigiana può costituire anche un piatto unico ideale nelle scampagnate all’aperto, e costituisce insieme al galletto, il menù tradizionale che viene imbandito in occasione della ricorrenza di Sant’ Oronzo (25-26-27 agosto a lecce)
Preparazione
Si nettano e si affettano le melanzane, si passano nella pastella (oppure prima nell’uovo sbattuto e poi nella farina) e si friggono in abbondante olio extravergine di oliva ( da tradizione….naturalmente è possibile utilizzare altri tipi di olii che rendano meglio e brucino meno).
Si sgocciolano ben dorate e si dispongono a strati in una teglia, cospargendo man mano con sugo di pomodoro fresco al basilico, pecorino grattugiato e facoltativamente, capperi sotto aceto; si termina con sugo di pomodoro e formaggio, si pone a cuocere in forno molto caldo e si serve subito.
Tradizionalmente si usa cuocerla alla brace utilizzando il tradizionale forno di campagna che è un grande coperchio di lamiera zincata sul quale si dispone la brace rovente.
Quella sopra descritta è una delle versioni, per così dire tra le più ortodosse , ma ne esistono molte altre più ricche , che utilizzano al posto dei capperi, uova sode affettate, mozzarella o caciocavallo, e fettine di salame o mortadella al pistacchio o ancora polpettine di manzo fritte e ripassate nel sugo di pomodoro.
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