Le origini di Santa Maria di Leuca
La presenza dell’uomo in quest’ultimo lembo della penisola italica, che s’incunea tra il mare Ionio e Adriatico, risale all’età del bronzo. Di quel periodo sono infatti i reperti archeologici rinvenuti nei diversi scavi iniziati da Ulberico Botti nel 1871 e conclusi dall’Università di Lecce quasi un secolo dopo.
Il nome Santa Maria Di Leuca o De Finibus Terrae non deriva da quadro rinvenuto nel sottosuolo o donato da un devoto per grazia ricevuta, ma dal luogo detto dai Greci “Leucos”, (la ) bianca terra ridente rischiarata dal sole, definita dai Romani “De Finibus terrae”: cioè ai confini della terra , per indicare l’estremo limite dei “cives”(cittadini) romani, al di là del quale cominciavano i “provinciales” (i coloni). Oggi si tende a chiamarla anche “Madonna delle frontiere “ dal momento che , dall’estremo lembo d’Italia, Maria spalanca le braccia verso Oriente per infrangere ogni barriera e fare del mondo intero, l’unico popolo di Dio.
La leggenda narra che Santa Maria di Leuca (o forse Porto Badisco) sarebbe stata il primo approdo di Enea. Successivamente sarebbe qui approdato San Pietro, il quale , arrivato dalla Palestina , iniziò la sua opera di evangelizzazione, per poi raggiungere Roma dove fondò la Chiesa. Fu allora che Leuca assunse il suo nome completo di Santa Maria di Leuca. Il passaggio di S. Pietro è anche documentato dalla colonna corinzia del 1694 eretta sul piazzale della Basilica, recentemente ristrutturata.
Perla dell’estremo lembo d’Italia si adagia in un tratto di costa alternato da scogliere e piccole calette di sabbia. Le numerose grotte, sono di grande interesse storico e naturalistico e i fondali marini sono un vero e proprio paradiso da esplorare. Con un entroterra prodigo di storia e cultura, di paesaggi splendidi da ammirare, di sontuose e colorate ville ottocentesche che declinano verso il lungomare. Una scalinata di 284 gradini collega la basilica al sottostante porto facendo da cornice all’acquedotto pugliese che, terminando a Leuca, sfocia al mare; la costruzione dell’opera iniziò nel 1906, poi con l’inizio della prima guerra mondiale , i lavori si fermarono e furono ripresi solo dopo la conclusione della guerra. Quindi l’acquedotto pugliese giunse a Leuca nel 1939, anno in cui l’opera fu completata. La monumentale scalinata e la colonna romana che ne segna il termine furono inviate da Roma dal duce Benito Mussolini.
Cosa visitare a Leuca, luoghi da non perdere:
- Punta Ristola e Punta Meliso
- Cascata monumentale di Leuca
- Grotta del Diavolo, Grotte Porcinara, Grotta tre porte, Grotta del Drago, Grotta della stalla, Grotta del Presepe, Grotte Cazzafri
- spiaggia di marina di S.gregorio
- Madonna delle Rasce
- Erma Antica
- santuario di Leuca e il faro
- Canale e ponte del Ciolo
- Torre dell’omomorto
- Parrocchia cristo Re Leuca
Un consiglio da noi De A Locanda Tu Marchese, non perdete l’occasione di fare snorkeling e di esplorare i fondali di questa meravigliosa zona. E naturalmente di gustare le specialità locali salentine…la nostra orto-locanda salentina dista da Leuca circa 40 km, vi aspettiamo!