L’origine di queste costruzioni salentine in pietra è certamente antichissima, probabilmente megalitica, dato che restano a testimonianza di queste ipotesi le spècchie che, secondo il De Giorgi, hanno relazione di somiglianza nella struttura e nella forma e che furono, in origine, delle costruzioni analoghe ai trulli, elevate dall’uomo sia per abitazione che per difesa. Secondo altri studiosi il sistema costruttivo del “truddhu” è stato introdotto in Puglia dall’esterno; tale opinione sarebbe avvalorata dalla presenza di costruzioni analoghe in numerose zone del Mediterraneo. C’è chi vede come centri originari la Mesopotamia, l’Egitto, l’isola di Creta, chi le coste dell’Africa settentrionale o i territori dell’Illiria ma in realtà, per quanto concerne l’Illiria, come è stato dimostrato, si è verificato il fenomeno inverso e cioè l’influenza della Puglia su tali terre (e non solo per quanto riguarda il trullo). La costruzione trulliforme è la dimora più adatta per le nostre campagne, in quanto, considerando che le estati sono molto calde e gli inverni relativamente rigidi, grazie allo spessore delle” muraje”, tra il pietrame più piccolo utilizzato per colmare l’intercapedine si forma una camera d’aria che funge da ottimo cohibente della temperatura esterna.
Pertanto la pajara all’interno presenta temperature miti in inverno e fresche durante la stagione estiva. Inoltre la sua struttura è anche resistente ai movimenti tellurici in quanto la passività della sua compagine muraria assorbe, in parte, le vibrazioni del terreno senza crollare. Le nostre pajare sono tutte munite di una o più scalea esterne a spirale, da addebitarsi alla possibilità di seccare fichi, peperoni ed altri alimenti al sole, alla necessità di effettuare lavori di manutenzione sul tetto, ma, principalmente, la scala sembrerebbe essere un elemento necessario durante la costruzione del riparo, in quanto man mano che la struttura si ergeva verticalmente, il costruttore poteva salire il materiale usando i gradini della stessa scala (la cui costruzione, quindi, procedeva parallelamente a quella della pajara). La tecnica architettonica mediante la quale la pajara è costruita, è la derivazione del sistema del triangolo di scarico, così come la cupola e la volte a botte sono derivate dall’arco a tutto sesto.