Ma che cosa è la Caremma?
In una terra storicamente molto credente e portata verso il cristianesimo, la Pasqua è un avvenimento molto importante, un periodo di penitenza e di forte pentimento ed espiazione dei peccati.
I fedeli compiono un cammino interiore e spirituale verso l’assoluzione, attraverso la penitenza per i torti fatti ai loro fratelli e sorelle durante tutto l’anno. Un cammino duro, lungo, accompagnato la processioni suggestive per giungere alla festa della domenica di Pasqua completamente puro, liberato dalle forme di peccato terrene. Nonostante queste tradizioni radicalmente legate alla religiosità e al mondo cristiano, in Salento il periodo Pasquale nasconde anche un’usanza pagana.
Il fine ultimo naturalmente è sempre quello di liberare l’anima dal peccato prima della Pasqua, tuttavia lo si fa in maniera goliadrica. Soprattutto nel gallipolino, infatti, passeggiando per le strade, noterete la “quaremma” o “caremma”, un pupazzo fatto di paglia o stecchi di legno, lensuola o vecchi stracci, che ricrea un’anziana signora, molto simile alle raffigurazioni della Befana, più conosciuta in tutta Italia. Un po’ inquietante, un po’ suggestiva, le prime volte che la si vede fa sorridere.
Questo pupo di pezza, “cu lu maccaturu” (fazzoletto nero per la testa) “la scialla” (con lo scialle) e “lu tamantile” (grembiule dalla vita in giù) intenta a filare la lana “cu la cunucchia” (conocchia) e “lu fusu” (il fuso ).
Camminando nei paesi del basso Salento, sui tetti di alcune case, nelle piazze, nelle campagne, si ritrova la sagoma di questa vecchia e brutta signora, seduta su una sedia , che reca in mano una “canocchia “ e una “mela amara”, nella quale sono infilzate sette penne. Il fantoccio dev’essere tenuto per tutto il periodo della Quaresima e ogni settimana dev’essere sfilata una penna ; l’ultima penna verrà sfilata la domenica di Pasqua , giorno in cui il fantoccio verrà completamente bruciato.
Il fantoccio bruciato simboleggia la fine del buio e delle tenebre rapresentate dall’oscuro periodo quaresimale di penitenza . Il giorno di Pasqua grandi e bambini esplodono in festa, festeggiando la resurrezione dello spirito attraverso questi piccoli e simbolici falò e i petardi per le strade.