Da Matino a Santa Maria di Leuca in bicicletta: si può fare!
La Ciclovia dell’Acquedotto è uno straordinario itinerario tra storia e natura di circa 500 chilometri dalla nella storia e nella natura di Puglia dalla Campania al Salento, passando per il Vulture, l’Alta Murgia e la Valle D’Itria , seguendo una condotta storica.
La storica condatta dell’Acquedotto Pugliese venne realizzata tra il 1906 e il 1939, e oggi costeggia sentieri sterrati gravel fino a Santa Maria di Leuca.
In questo breve articolo, in collaborazione con Bikeitalia.com e Roberto Guido, parleremo dell’ultimo tratto di questo meraviglioso ciclo-viaggio, la traccia che da Matino, borgo in provincia di Lecce, conduce a Santa Maria di Leuca, prendendo solo in considerazione gli ultimi chilometri che potrete alternare alle vostre soleggiate giornate primaverili sdraiati sulle spiagge salentine.
PARTENZA: “ A Locanda Tù Marchese”, a Matino
PUNTO D’ARRRIVO: Santa maria Di leuca
LUNGHEZZA: 47,00 km
DISLIVELLO: +449/-483
DIFFICOLTA’: Bassa
FONDO STRADALE : Strada asfaltata/Sterrato
TRAFFICO: Bassa intensità
Una nutriente colazione in locanda e si parte, senza lasciarsi scoraggiare dalle lievi dislivelli dello storico centro di Matino, in compenso la vista delle corti fiorate e di qualche frantoio ipogeo aperto, allieteranno questo breve tratto.
Sfiorando la zona industriale di Casarano, si giunge poi presso un’antica masseria “Le Stanzie2 una storica statio romana lungo l’antica via Sallentina, al centro di un crocevia importante tra la via dell’olio che collegava Adriatico e Jonio , e il cammino dei pellegrini per leuca. Qui bisogna accendere l’immaginazione per ritrovare la traccia dell’acqua:
vedrete un altopiano che in passato era uno specchio d’acqua di 70 ettari, la palude Sombrino, che venne bonificato a metà 800. Si prosegue dunque per una discesa di 100 metri costeggiando la serra fino a Supersano dove all’altezza del cimitero vi consigliamo di dare un’occhiata al Santuario della Vergine di Coelimanna , con una cripta scavata nella roccia con straordinati affreschi bizantini e un maestoso altare barocco.
Poi ancora fino a Ruffano, dove si entra nel borgo, dove una fontanina dell’acquedotto pugliese accoglie ogni ciclista.
Si prosegue verso sud e al km 27 c’è una possibile deviazione per Specchia (con notevole dislivello) e Presicce, due fra i borghi più belli di Puglia.
Ancora qualche chilometro, sempre in quota, ed ecco che dall’alto Alessano: nel punto panoramico c’è un serbatoio dell’Acquedotto, con la sua caratteristica architettura, che da qui assicura la distribuzione dell’acqua a tutto il circondario.
Entriamo poi a Montesardo, piccola frazione di Alessano, dove si staglia con la sua sobria eleganza il bellissimo serbatoio pensile dell’Acquedotto, dalla singolare forma cilindrica e dalle peculiari linee architettoniche, che richiamano quelle del Razionalismo tipico degli anni Trenta, a cui risale.
Tra terrazzamenti e muretti di pietre a secco squadrate, che sottraggono terreno alla macchia per renderlo coltivabile, si continua fino a Salignano (minuscola frazione di Castrignano del Capo), per attraversarlo interamente, non prima di aver fatto tappa davanti alla circolare torre cinquecentesca colorata di giallo carparo, alta 15 metri. Una storica fontanina dell’Acquedotto ricorda che questa è la traccia della Ciclovia.
Inizierete a intravedere la lunga striscia blu del mare, a Santa Maria di Leuca, con Punta Meliso, che, secondo alcune convenzioni nautiche, separa il mare Adriatico dallo Jonio. Ma è la Cascata monumentale, lunga oltre 250 metri, a celebrare il trionfale termine della condotta storica dell’Acquedotto Pugliese. Qui l’acqua del Sele, arrivata per la prima volta nel 1939, finisce in mare.
Un pranzo in piazza e una vista rigenerante e si rimonta in sella.
Il mezzo più comodo per rientrare è il pulmino, diversamente bisogna tornare indietro fino alla piccola stazione di Gagliano del Capo: in 48-49 minuti si ritorna a Matino con le linee delle Ferrovie del Sud Est.
Per affrontare invece la strada del ritorno in sella, l’itinerario proposto prevede di cambiare registro e passare sul mare, percorrendo la litoranea ionica. È un’occasione per per esplorare ancora più a fondo il territorio con San Gregorio, a soli sei chilometri da Leuca, una piccola baia carica di storia con un’acqua straordinariamente trasparente. Il bagno in questo luogo vi rimette al mondo! Per raggiungerla bisogna svoltare a sinistra, scendere verso il mare, seguendo le indicazioni e ci si ritrova in una piazzetta affacciata sulla splendida insenatura.
Seguendo la nostra traccia siamo si entra a Pescoluse, fino alle Maldive del Salento. Un po’ più avanti si svolta a sinistra per imboccare una strada sterrata a pochi metri dalla lunga spiaggia che corre parallela alla litoranea seguendo il canale della bonifica. E si va avanti così fino a Torre Pali, dove si entra per vedere sulla spiaggia, a pochi metri dalla battigia, le rovine della torre circondata dall’acqua.
A seguire Lido Marini , Torre Mozza, dirigendosi verso il mare si imbocca un bel percorso cicloturistico: il sentiero, tutto sterrato, segue il sistema dei bacini di bonifica del Parco naturale regionale di Ugento e, dopo aver superato il bacino di Rottacapozza, conduce a Torre San Giovanni, una delle marine più popolate di questo tratto di costa. Si continua a Torre Sinfonò, marina di Capilungo, dove finisce la spiaggia e inizia la bassa scogliera.
Da qui, però, si devia nell’entroterra, seguendo le strade del SAC (Sistema Ambientale e Culturale) Salento di Mare e di Pietre, un progetto di rete cicloturistica nel Basso Salento. Ci si dirige verso Alliste, Racale e Taviano pedalando tra terra rossa e ulivi, molti qui afflitti dalla piaga della Xylella , teeribile pestilenza che ha devastato gli ulivi salentini. Eccoci a Matino, in Locanda, dove Greta e Luisa vi accolgono come se stesse rientrando a casa, guidandovi nel sistemare le biciclette nell’apposita bike room e a ripulirle.
Ci avete seguito con la vostra immaginazione? Allora siete anche pronti per farlo in bici! Tutti in sella!
Da noi in Locanda organizziamo il tuo itinerario e ti forniamo tutti gli strumenti necessari.
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