Visitando Alliste e Felline nelle Serre Salentine
La presenza umana nel territorio allistino risale al Paleolitico inferiore: nelle ”Grotticelle del Ninfeo” si sono rinvenute tracce di frequentazione, con un centinaio di manufatti litici di facies epigravettiana, comprendenti lame, punte bulini e raschiatoi. La località “Ninfeo” venne frequentata ancora nel Mesolitico e nel Neolitico. Al II millennio a.C. risale il “menhir di Terenzano” e le specchie di “Sciuppano” e “dell’Alto”. Dalla demolizione della “specchia dell’Alto”, negli anni Sessanta, emersero frammenti ceramici databili dall’età del bronzo all’epoca tardo-imperiale romana e connessi probabilmente al culto di qualche divinità della natura.
Nei pressi, intorno all’anno 1000 venne costruita dai monaci basiliani una piccola chiesa rupestre, che testimonia la continuità del culto, poi divenuta l’abbazia minore della “Madonna dell’Alto”. Il territorio passo nel II secolo a.C. sotto la dominazione romana: la frequentazione è attestata dai ritrovamenti di ceramica domestica e monete disseminate nei campi:la zona, probabilmente paludosa era incolta e destinata al pascolo e alla caccia. Nella frazione di Felline venne impiantata una fornace, attiva fino al I secolo a.C., intorno al quale si sviluppò un piccolo nucleo abitato(il toponimo di “Felline”deriverebbe dal termine latino figlinae, ossia laboratori artigianali per la produzione della ceramica).
Intorno al IX secolo, ossia al tempo in cui le scorrerie dei pirati erano più intense, gli abitanti di Felline,ora frazione di Alliste, abbandonarono il loro villaggio per sfuggire alla morte che veniva dal mare e cercarono riparo in un luogo poco distante nell’entroterra, considerato più sicuro. Durante la fuga, e qui entriamo nella leggenda, i disperati profughi implorarono l’aiuto dell’arcangelo Gabriele, e giunse la salvezza: improvvisamente apparve un angelo che protesse i fuggiaschi sotto le sue grandi ali e li condusse verso un luogo sicuro , dove essi fondarono un nuovo casale che, in segno di riconoscenza per quelle miracolose ali, chiamarono “Allisti”, divenuto poi Alliste. Per consacrare ulteriormente alla memoria il leggendario evento.
Cosa vedere ad Alliste:
- -Chiesa di S.Quintino
- -Chiesa della Beata Vergine Maria Immacolata
- -mura di Alliste e assetto ortogonale della città in Via Roma
- -Casa a torre
- -Chiesa di S.giuseppe
- -Geosito Campore
- -Le marine: Capilungo, Posto Rosso, Cisternelle
Cosa vedere a Felline:
- -Chiesa di S.Leucio
- -Pozzo Trianni
- -Abside di S.Sofia
- -Chiesa della Madonna Immacolata
- -Castello medievale dei Bonsecolo
- -Mura medievali e frantoi ipogei
- -Chiesa della Madonna dell’ Alto con zona Panoramica
- -Chiesa di S.Potenza
- -Ninfeo
- -Specchia Sciuppani
- -Specchia dell’Alto
- -Ulivo il Gigante di felline
- -Torre Sinfonò
- -Menhir Ninfeo e Terenzano
Alliste ha un lungo litorale roccioso, dove sono presenti due marine: Capilungo, una piccola località caratterizzata dalla presenza di molte case che hanno conservato nella loro struttura gli antichi caseddhi, ha una costa molto frastagliata ma che consente un facile accesso al mare sul quale si affaccia una lunga pista pedonale, completamente immersa nella macchia mediterranea.Posto Rosso deve il suo nome dal colore rossastro degli scogli ed è conosciuto anche con il nome di Cisternelle per la presenza di sorgenti di acqua dolce e una specie di cisterna. Il litorale roccioso è immerso nel verde e permette l’accesso ad un mare cristallino e incontaminato.
A Locanda Tù Marchese dista solo 13 km da Alliste e Felline e propone ai suoi ospiti delle passeggiate e dei percorsi ciclabili per visitare questa cittadina e la sua marina. Percorrendo la ciclorete salentina del SAC incontreremo scorci naturali della macchia mediterranea di rara bellezza e inoltre visiteremo monumenti storici e punti enogastronomici interessanti.
CURIOSITA’: gli abitanti di Alliste sono chiamati Algerini, poiché, secondo la tradizione durante le invasioni saracene, un gruppo di algerini giunse in Salento e si stabilì ad Alliste, portando a dei matrimoni misti con i locali. Da qui il soprannome degli abitanti di Alliste.